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SONO APERTE LE ISCRIZIONI CORSO LIS (Lingua dei Segni Italiana) – 1° - 2° e 3° livello
Rivolto a:
• Ai tutti coloro interessati imparare una nuova lingua tutta visiva…;
• Ai genitori con figli sordi;
• Agli operatori lavorano con sordi in ambito scolastico, sanitario, ecc.;
La LIS (Lingua dei Segni Italiana) è una lingua con una propria struttura grammaticale, sintattica, morfologica e lessicale. Si è evoluta naturalmente, come tutte le lingue, con una struttura molto diversa dalle lingue vocali.
Rappresenta un importante strumento di trasmissione culturale.
È una lingua che viaggia su un canale visivo-gestuale, integro nelle persone sorde, e ciò consente loro pari opportunità di accesso alla comunicazione con persone udenti.
Percorso formativo:
• Il corso LIS si articola in un percorso didattico finalizzato ai tre livelli:
1° livello: Conoscenza base della LIS (155 ore);
2° livello: Arricchimento della LIS (160 ore);
3° livello: Approfondimento della LIS (165 ore).
• I corsi saranno tenuti da docenti qualificati riconosciuti da E.N.S. Nazionale accreditati al Registro Nazionale Docenti.
• Al termine verrà rilasciato un attestato riconosciuto dall'E.N.S. Nazionale, che consentirà l'accesso automatico ai corsi LIS di livello superiore anche di altre città.
Contenuti:
• LIS e discipline complementari
Durata:
Le lezioni si svolgeranno 1 volta alla settimana:
1° livello: MARTEDÌ;
2° livello: VENERDÌ;
3° livello: MERCOLEDÌ;
Inizio dei corsi: settembre/ottobre 2020.
SCADENZA ISCRIZIONI: 31 LUGLIO 2020 ---> 14 AGOSTO 2020
Contatti:
? E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
? CELLULARE: (WhatsApp, Telegram, SMS) 375-5063807
? SEDE: Via Covignano, 238 c/o Casa delle Associazioni "G. Bracconi" di Rimini
Obiettivo:
• Un'opportunità in più per te e per la tua professione.
• Un'ottima occasione per conoscere il mondo dei sordi e la sua cultura.
Finora ancora sconosciuta alla maggior parte delle persone.
• La LIS non è la lingua dei sordi, ma una lingua di tutti e per tutti.
Il Corso è riconosciuto a livello nazionale.
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LE ISCRIZIONI DEL CORSO LIS SONO STATE PROROGATE FINO AL 11 SETTEMBRE!
⚠️(SE NON SI RAGGIUNGE IL MINIMO DI ISCRITTI NON CI SARANNO ALTRE PROROGHE).⚠️
SONO APERTE LE ISCRIZIONI CORSO LIS (Lingua dei Segni Italiana) – 1° e 2° livello
Rivolto a:
• Ai tutti coloro interessati imparare una nuova lingua tutta visiva…;
• Ai genitori con figli sordi;
• Agli operatori lavorano con sordi in ambito scolastico, Sanitario, ecc.;
La LIS (Lingua dei Segni Italiana) è una lingua con una propria struttura grammaticale, sintattica, morfologica e lessicale. Si è evoluta naturalmente, come tutte le lingue, con una struttura molto diversa dalle lingue vocali. Rappresenta un importante strumento di trasmissione culturale. È una lingua che viaggia su un canale visivo-gestuale, integro nelle persone sorde, e ciò consente loro pari opportunità di accesso alla comunicazione con persone udenti.
Percorso formativo:
• Il corso LIS si articola in un percorso didattico finalizzato ai tre livelli:
1° livello: Conoscenza base della LIS (155 ore);
2° livello: Arricchimento della LIS (160 ore);
3° livello: Approfondimento della LIS (165 ore).
• I corsi saranno tenuti da docenti qualificati riconosciuti da E.N.S. Nazionale accreditati al Registro Nazionale Docenti.
• Al termine verrà rilasciato un attestato riconosciuto dall'E.N.S. Nazionale, che consentirà l'accesso automatico ai corsi LIS di livello superiore anche di altre città.
Contenuti:
• Teoria
• Pratica
Durata:
Le lezioni si svolgeranno 1 volta alla settimana:
1° livello: VENERDÌ;
2° livello: MERCOLEDÌ;
Inizio dei corsi: settembre/ottobre 2019.
SCADENZA ISCRIZIONI: 11 SETTEMBRE 2019
Contatti:
? E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
? CELLULARE: (WhatsApp, Telegram, SMS) 375-5063807
☎️ TELEFONO: (mercoledì dalle ore 15:30 alle ore 19) 0541-29063
Obiettivo:
• Un'opportunità in più per te e per la tua professione.
• Un'ottima occasione per conoscere il mondo dei sordi e la sua cultura.
Finora ancora sconosciuta alla maggior parte delle persone.
• La LIS non è la lingua dei sordi, ma una lingua di tutti e per tutti.
Il Corso è riconosciuto a livello nazionale.
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La Sezione Provinciale ENS di Rimini ha aperto le iscrizioni ai corsi LIS (Lingua dei Segni Italiana) per l'anno 2018/2019 che si terrà nel mese di Settembre 2018 presso la sede SP ENS di Rimini, in Via Covignano, 238 (4° piano) a Rimini (RN).
CHE COSA è LA LIS?
Non è una forma abbreviata di italiano, una mimica, un qualche codice morse o braille, un semplice alfabeto manuale o supporto all'espressione della lingua parlata, ma una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. Si è evoluta naturalmente conosciute, che utilizza sia componenti manuali (es. la configurazione, la posizione, il movimento delle mani) che non-manuali, quali l'espressione facciale, postura, ecc. Ha meccanismi di dinamica evolutiva e di variazione nello spazio variazione nello spazio, e rappresenta un importante strumento di trasmissione culturale. E' una lingua che viaggia sul canale visivo-gestuale, integro nelle persone sorde, e ciò consente loro pari opportunità di accesso alla comunicazione.
CORSO LIS LIVELLO |
GIORNI DI LEZIONE ORARIO (indicativo) |
INIZIO LEZIONI | N. PARTECIPANTI |
1° | MERCOLEDI' dalle ore 18 alle 21-21:30 |
SETTEMBRE 2018 | 24 massimo |
3° | VENERDI' dalle ore 17:30-18 alle 21-21:30 |
SETTEMBRE 2018 | 11 disponibili |
SCADENZA ISCRIZIONI: 04 LUGLIO 2018 | |||
INFORMAZIONI E/O MODULI ISCRIZIONE: | |||
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - fax 0541/29063 - whatsapp/telegram 375/5063807 |
La SP ENS di Rimini
Documento in formato PDF da scaricare: LOCANDINA_corsi_LIS_2018-2019.pdf
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Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per il Corso di Formazione della LINGUA DEI SEGNI ITALIANA – LIS (in fondo pagina: allegato locandina in formato PDF)
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Carissimi tutti,
è con grande piacere che l'Ente Nazionale Sordi Sezione Provinciale di Rimini, dopo due anni di inattività sociale causa COVID-19 è riuscito ad organizzare la festa di San Francesco di Sales Patrono dei Sordi, Domenica 29 Gennaio 2023.
E' stato rivedere persone conosciute e no, il numero ci ha sorpreso e rallegrato circa 20 persone, il pranzo sociale è stata un'occasione di scambio e di ritrovo, le persone avevano proprio bisogno di ritrovarsi insieme dopo tanto tempo.
Vorremmo ringraziare il parroco Don Renato Della Bartola e tutta la comunità della parrocchia di Sant'Andrea dell'Ausa per la calorosa accoglienza, la sezione conta nel prossimo futuro di esportare questa esperienza in altre realtà parrocchiali per riuscire a sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sulla sordità e sulla LIS.
Vorremmo ringraziare anche il servizio di Interpretariato di domenica 29, nella persona di Patricio Varela.
Ci aggiorniamo al prossimo evento.
Grazie a tutti i partecipanti.
Il Consiglio Provinciale ENS di Rimini
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Buongiorno a tutti soci,
quest’anno festeggeremo insieme il giorno del patrono dei Sordi, San Francesco di Sales, che si svolgerà il giorno 29 gennaio 2023 alle 11:00 con la Santa Messa, tradotta in LIS, presso alla Parrocchia “Sant'Andrea dell'Ausa” - Via del Crocifisso, 17 - Rimini - e poi andare insieme, alle 13:30, a pranzo presso ristorante “La Mi Mama” - Via Poletti, 32 - Rimini - con un unico menù di carne:
- ANTIPASTI
Crostini misti con pane casereccio
Tagliere di affettati misti del territorio con piadina - PRIMI
Gnocchetti di patate radicchio, speck e scamorza
Tagliatelle al ragù all'antica - SECONDI
Straccetti di pollo con carciofi e grana
Grigliata mista di carne - CONTORNI
Erbette di campo
Patate al forno - DOLCE
Pasticceria secca con mascarpone
Acqua, vino della casa e caffè
PREZZO SOCI ENS: 35€
I bambini ordinano/mangiano quello che vogliono direttamente al ristorante.
Per prenotare il pranzo e per il pagamento, in contanti, bisogna recarsi al circolo mercoledi e venerdì pomeriggio oppure inviare messaggio via whatsapp al numero 375/5063807 entro e non oltre il giorno 25 gennaio 2023!
In caso di rinuncia non è possibile avere il rimborso.
Grazie per l'attenzione, spero che venite numerosi a festeggiare insieme la nostra Festa!!!
Parrocchia Sant'Andrea dell'Ausa
Ristorante La Mi Mama
Il Comitato organizzatore
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Domenica 26 settembre 2021 è stata una giornata davvero speciale per la Sezione Provinciale ENS di Rimini e per tutta la comunità sorda del territorio.
Durante la mattina, infatti, si è festeggiato i 50 anni del tesseramento di fedeltà della sezione romagnola e sono stati consegnati gli attestati e le medaglie ai soci che sono tesserati da 50 anni.
Un traguardo davvero importante per la Sezione di Rimini, che è stato onorato dalla presenza di molte autorità locali e da rappresentanti nazionale dell'ENS.
Tanti gli interventi che si sono alternati sul palco, compreso quello del Vice Presidente Nazionale ENS Geom. Marco Batresi, il Presidente del Consiglio Regionale ENS di Emilia Romagna Geom. Giuseppe Varricchio, il Presidente della Sezione Provinciale ENS di Rimini Sig. Filippo Tognacci e i consiglieri provinciali Sig.ri Davide Franchi e Michele Scirocco e tutti i soci presenti, il vero cuore e l'anima dell'ENS.
Impegno, passione, partecipazione, sacrificio e solidarietà di ciascuno di noi sono preziosi e fondamentali per continuare, dopo tutti questi anni, a lottare per abbattere barriere, stereotipi e pregiudizi e a lavorare con in testa un solo e chiaro obiettivo: migliorare la qualità della vita di TUTTE le persone sorde.
GRAZIE a tutti e auguri ai Soci premiati dalla Sezione Provinciale ENS di Rimini!
Il Consiglio provinciale della S.P. ENS di Rimini.
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Postiamo qui l'interessante articolo scritto dal giornalista Simone Santini, che lo ringraziamo per aver postato, sul sito del quotidiano "Il Ponte" (https://www.ilponte.com/siamo-sordi-non-invisibili/) un bellissimo articolo molto importante per noi sordi e di come viviamo nel periodo della pandemia che purtroppo molti non sono a conoscenza...:
Dopo quasi un anno di pandemia, la mascherina è pienamente inglobata nella nostra quotidianità, condizione necessaria per uscire e muoversi liberamente, laddove possibile. C’è però chi, proprio a causa di quella mascherina, si trova a dover vivere una condizione di estrema difficoltà: i sordi. Per poter comunicare con gli altri, infatti, per i sordi è fondamentale leggere il labiale dei propri interlocutori. Così, per loro, la mascherina diventa a tutti gli effetti una barriera, che non è solo fisica, ma relazionale, psicologica e, di conseguenza, esistenziale. Che può tradursi in un doppio isolamento. Triplo, se pensiamo che le istituzioni, di fatto, tendono a dimenticarli, non ne considerano le difficoltà e le necessità in questo particolare periodo storico. Anche, purtroppo, a Rimini.
L’elemento della mascherina, infatti, è solo il punto d’avvio per raccontare di più: un mondo, quello dei sordi, che dall’inizio dell’emergenza è rimasto ai margini, inascoltato e trascurato dal mondo della politica, forse perché portatori di una “disabilità invisibile” e per questo spesso sottovalutata. Si chiamano sordi, non “persone non udenti”, perché non sono qualcosa in meno di altri. Sono persone con una propria identità completa, al pari di chiunque altro: e come chiunque altro meritano il massimo dell’attenzione. Ci raccontano tutto questo Filippo Tognacci, Davide Franchi e Michele Scirocco, presidente, vicepresidente e consigliere anziano della sezione riminese dell’Ente Nazionale Sordi, la onlus che si occupa di tutelare i diritti delle persone sorde, promuovendone l’integrazione, la crescita e la piena realizzazione.
Raccontateci. Cos’ha significato per i sordi l’arrivo della pandemia?
“Come sappiamo tutti, viviamo in un periodo storico in cui è necessario e obbligatorio indossare le mascherine. Per noi sordi si tratta di una grande complicazione, perché per noi è fondamentale, nei rapporti interpersonali, poter leggere il labiale dei nostri interlocutori. Per questo noi sordi indossiamo le visiere trasparenti, che ci permettono di relazionarci in piena sicurezza. Ma è indubbio che con l’arrivo della pandemia e l’introduzione dei necessari dispositivi di sicurezza, la nostra vita sia diventata ancora più difficile”.
Quali sono le difficoltà più grandi che questa nuova situazione ha portato nella vostra quotidianità?
“Qualsiasi situazione della vita di tutti giorni è stata resa più difficile dalla pandemia e dalle mascherine.
Oltre alle normali relazioni con gli amici o con i parenti, comunque ridotte dalle misure restrittive, molti problemi sorgono sul luogo di lavoro, oppure quando ci si rapporta con il medico o con le autorità. In sostanza, ogni situazione del quotidiano è diventata una grande sfida. Un grande supporto potrebbe essere dato dall’utilizzo delle mascherine trasparenti, ma devono essere omologate e, almeno al momento, sembra che non ce ne siano. Per questo abbiamo le visiere trasparenti, ma praticamente non le utilizza nessuno”.
Come si dovrebbe comportare una persona udente nel rapportarsi con un sordo per agevolarne al massimo la comprensione, mantenendo però la totale sicurezza?
“La soluzione più immediata sarebbe quella di allontanarsi, mettendosi a distanza di sicurezza e abbassare la mascherina, parlando con un tono di voce più elevato. Non tutti, però, accettano questa richiesta. Oppure, banalmente, scrivere ciò che si vuole comunicare e mostrarlo”.
Come detto, con l’uso delle mascherine i sordi rischiano un doppio isolamento. Una condizione che si acuisce in caso di contagio: che condizione vivono le persone sorde che risultano positive al Covid-19 e sono poste in isolamento?
“Si tratta di un grande shock. C’è un senso di grande spaesamento, perché qualsiasi attività può sembrare insormontabile. Pensiamo ad esempio al doversi relazionare con il medico o all’accedere ai servizi sanitari: i contatti telefonici sono, ovviamente, preclusi a noi sordi, quindi siamo sostanzialmente costretti a muoverci e a spostarci. Ma se siamo costretti a casa in quarantena, come facciamo? E anche se possiamo spostarci, le difficoltà non mancano: spesso accade che, recandosi a uno sportello pubblico, ci siano le solite difficoltà di dialogo causate dalla mascherina, e purtroppo non è raro che gli addetti agli sportelli reagiscano male, perdendo la pazienza e innervosendosi. Fatto che produce nei sordi un ulteriore impatto psicologico, quasi un senso di colpa, dove colpa, ovviamente, non ce n’è. Stesse difficoltà si presentano nel rapportarsi con le Forze dell’Ordine che devono far rispettare gli attuali Dpcm, pensiamo ad esempio ai controlli effettuati per la strada.
Quello che vogliamo sottolineare è che c’è un grande sforzo da parte dei sordi per farsi capire, ma molto spesso questo sforzo non è ricambiato. La sordità, purtroppo, è una disabilità non visibile, e la sensazione che abbiamo è che la nostra condizione venga molto sottovalutata”.
Una sottovalutazione che può portare a un senso di abbandono.
“Sì, ci sentiamo abbandonati e trascurati. Non solo rispetto alle altre persone, ma anche nei confronti delle istituzioni. A livello politico la sordità è tenuta molto poco in considerazione: al contrario delle persone udenti, quando un sordo si rapporta con le istituzioni per avanzare delle proposte è difficile che trovi qualcuno disponibile ad ascoltarlo. Probabilmente ci considerano inferiori, anche a livello intellettivo. Magari non è così, ma purtroppo la sensazione è questa, e la avvertiamo in modo chiaro”.
Cosa chiedete, dunque, alle istituzioni per migliorare la vostra condizione? E qual è la situazione a Rimini?
“Occorrerebbe innanzitutto organizzare un convegno per spiegare in modo chiaro e preciso il mondo dei sordi. Noi facciamo parte, come tutti, della comunità, e quindi è fondamentale che la comunità possa conoscere al meglio la sordità, perché è dalla conoscenza che può arrivare la comprensione. Al momento, purtroppo, la situazione qui a Rimini è negativa: a livello politico, onestamente, a Rimini c’è poca sensibilità nei nostri confronti.
Dobbiamo sempre inseguire, bussare a tante porte, insistere costantemente, e spesso siamo considerati come degli scocciatori. Le uniche occasioni in cui veniamo ascoltati e c’è un maggiore rapporto con i politici è, guarda caso, in periodo di elezioni. Mancano figure di sensibilità che possano diventare dei punti di riferimento per noi, con i quali interfacciarci. A livello regionale, invece, qualcosa si sta muovendo: grazie al Consiglio dell’ENS dell’Emilia-Romagna, infatti, abbiamo ottenuto la possibilità di usufruire di servizi di interpretariato, attraverso interpreti LIS (la lingua dei segni italiana), in modo gratuito, ed è una novità molto importante, cui si aggiunge anche la riattivazione del servizio di Segretariato Sociale. A tutto questo, inoltre, si somma il nostro grande sforzo di sensibilizzazione, ma c’è ancora tanto su cui lavorare per migliorare la situazione”.
Un’altra grande difficoltà dovuta all’arrivo della pandemia è legata ai bambini e ai ragazzi. Come gestire la didattica a distanza (DaD), già difficoltosa per altri aspetti, in caso di alunni sordi? E i servizi per la logopedia?
“C’è anche una questione di mancanza di fondi economici. I contributi che riceviamo ci sembrano quasi un contentino, oserei dire quasi un’elemosina, e rendono difficile organizzare i servizi necessari.
Pensiamo alla logopedia: per i bambini sordi la logopedia è uno stimolo fondamentale per imparare a parlare.
In passato, il nostro ente teneva degli appuntamenti dedicati alla logopedia quattro volte a settimana, mentre oggi solo una volta, e non può bastare.
Anche la DaD risulta molto complicata per alunni e studenti sordi: è necessaria la presenza di un’assistente alla comunicazione in video, e questo può essere causa di distrazione per lo studente, che nel dover seguire l’interprete può perdersi ad esempio alcuni documenti o file condivisi sulla piattaforma dall’insegnante, rendendo ancora più difficoltoso restare al passo.
Per ovviare a questi possibili inconvenienti, ci si è ingegnati con soluzioni alternative, come ad esempio quello di utilizzare due schermi con due videochiamate diverse in contemporanea, in modo da avere la lezione su uno schermo e l’interprete su un altro. Ma si tratta di soluzioni artigianali, che non risolvono una condizione di estrema difficoltà per questi bambini e ragazzi, a cui si aggiungono le già numerose criticità della didattica a distanza, a livello tecnologico e logistico. È una grande, enorme fatica per tutti loro. Che rischia di essere dimenticata e trascurata”.
by Simone Santini
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La SP ENS di Rimini e l’USF di Rimini sono lieti di mandarvi un video di tutti i nostri bambini riminesi che vogliono condividere con tutti voi un momento di vicinanza, solidarietà e sopratutto una famiglia più unità, vista la situazione di Coronavirus.
E’ stata un’idea bellissima a stimolare i nostri bambini a realizzare i loro disegnini.
“Andrà tutto bene”, il disegno di un arcobaleno con questa scritta è diventato il simbolo dell’Italia che non si arrende.
Questa iniziativa nata spontaneamente fra i bambini, in tutta Italia, e dunque sposata anche da moltissime insegnanti e genitori, di tappezzare finestre, cancelli, magliette e molto altro con i loro disegni, è diventa così l’incitazione a stare tranquilli, perché tutto andrà bene e restiamo a casa!
Buona visione, cari Soci.
Il Consiglio Provinciale ENS di Rimini
In collaborazione con:
Emanuela Biancucci - referente USF provinciale di Rimini
Marialaura Profeta - interprete LIS audio
Alessandro Serpentini - montaggio e referente multimedia provinciale di Rimini
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Buongiorno a tutti,
per la prima volta è stato organizzato un evento “culturale” vale a dire la visita guidata al nuovo Teatro Galli di Rimini, ri-aperto dopo ben 75 anni!
La visita è stata molto bella, suggestiva, incantevole, una vera e propria opera d’arte con tanta bellezza/fascino (una ristrutturazione decisamente indovinata) apprezzata altresì dai partecipanti.
Pure la storia del teatro merita di essere presa in considerazione (la guida non solo ha svolto egregiamente il suo lavoro ma ha risposto perfino alle tante domande/curiosità dei partecipanti).
È stato un successo inaspettato sia del numero di partecipanti (i posti, non pochi, anche se c’era un limite massimo di persone che possono accedere in gruppo, esauriti 20 giorni prima) che di soddisfazione della visita.
Grazie a tutti!
Il Presidente Provinciale della SP ENS di Rimini
Filippo Tognacci
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